IRAN
agosto
DURATA   23 GG
KM PERCORSI   9985
TAPPE PRINCIPALI   TURCHIA: EFESO-SANLIURFA-MAR NERO IRAN: URMIA-ESFAHAN-SHIRAZ-PERSEPOLI-YAZD

http://www.youposition.it/it/map/4957/iran-2014.aspx

8 agosto: si parte!!!!!

Autostrada sino ad Ancona e imbarco sul traghetto della Minoan alla volta di Patrasso

9 agosto

Arrivo a Patrasso alle 15 e una volta sbarcati percorriamo i 200 km che ci separano dal Pireo dove ci aspetta un traghetto in partenza alle 21 che ci porterà sull'isola di Chios

10 agosto

Arriviamo a Chios alle 3,30 di notte, ma con hotel prenotato a 500m dal porto. Giornata dedicata all'isola che visitiamo nel pomeriggio facendoci 80km sulle strade panoramiche interne.

11 agosto

Piccolo traghetto che parte alle 8 e che in 45m ci porta a Cesme. Una volta sbarcati occorre sbrigare le pratiche doganali per l'ingresso in Turchia. Problema: non ho sostituito la quietanza assicurativa della moto! Telefono in banca e la Claudia faxa la nuova risolvendo il tutto. Si parte! Sosta ad Efeso dove visitiamo lo splendido sito archeologico. Ripartiamo alla volta di Pamukkale dove arriviamo verso le 16 in ottimo hotel prenotato su booking. Usciamo alle 18 visitando le spettacolari piscine naturali incastonate tra le bianchissime rocce di travertino. 2000 anni fa i romani sapevano scegliere assai bene dove insediarsi. A ridosso di questo autentico prodigio della natura sorgeva infatti l'antica Hierapolis di cui rimane un meraviglioso anfiteatro.

12 agosto

830 km sotto un sole cocente e temperature sopra i 40 gradi! Lunga tappa di trasferimento per arrivare ad Adana dove alloggiamo in un piccolo e nuovissimo hotel gestito da una gentilissima e premurosa signora .

13 agosto

370 km di autostrada per raggiungere la città di Sanliurfa nota per essere ritenuta il luogo natio del profeta Abramo, che si pensa essere nato in una grotta, ora situata vicino alla stessa moschea (Balikligöl) Tanto che all'interno dello stesso luogo di culto, si trova una vasca che ricorda la leggenda, secondo la quale il profeta fu lì catapultato in un incendio, che venne trasformato in una pozza d'acqua, mentre le braci divennero pesce. Da lì la Piscina del pesce sacro, nel cortile della moschea (il profeta è considerato patriarca sia dal Cristianesimo, sia dall'Ebraismo, sia dall'Islam). Nonostante il caldo e l'insopportabile umidità la visita a questi luoghi è d'obbligo e ne è valsa assolutamente la pena!

14 agosto

Lunga tappa di trasferimento (540km) attraverso la regione del Kurdistan; il paesaggio é per la prima metá piuttosto monotono e nonostante alle 8 si sia in moto il caldo è già insopportabile. Ogni volta che ci fermiamo per il rifornimento o per sgranchirci le gambe veniamo subito invitati a sederci per un thè. La gente qui è ospitale e ovviamente incuriosita dal nostro passaggio e dalla nostra moto; siamo si in Turchia, ma gli uomini del posto rivendicano con orgoglio il loro essere Kurdi. Raggiungiamo il nostro hotel affacciato sul lago Van; il tramonto ci regala colori straordinariamente belli.

15 agosto

Raggiungiamo la frontiera di Esendere dopo circa 200 km su una strada bella, ma a tratti interrotta per lavori; la ghiaia impone la massima attenzione. Superiamo anche un valico a 2800 m di quota. In meno di un'ora sbrighiamo le formalità doganali grazie anche all'aiuto di un ragazzo che se la sbriga con l'addetto al trimbro sul carnet de passage. Non vuole nulla in cambio, anche se poi ci frega un poco sul cambio di 100$. Va benissimo cosí. Siamo ad Urmia dove dovremmo incontrare Hossein; inserisco sul GPS le cooordinate della sua Guest House che troviamo in pochi minuti. Ci aspetta il papá di Hossein che è impegnato ad accompagnare un gruppo di motociclisti italiani. Conosciamo anche il fratello (Haraf) e la mamma. Prendiamo confidenza con le abitudini locali: niente scarpe in casa, velo per Ivana e niente pantaloni corti per il sottoscritto. Il papá di Hossein ci accompagna per una visita veloce della città con il suo Bazar , le sue moschee e una vecchia chiesa cristiana. Tutto molto interessante. Ceniamo in un ristorante locale con il papá ed il vivace fratellino di Hossein.

16 agosto

Dopo le foto di rito salutiamo i nostri nuovi amici Iraniani e ci mettiamo in moto per la meta di oggi: Takab che raggiungiamo dopo ca 370 km. Alloggiamo in un albergo trovato su Loney P. dove siamo gli unici clienti. Con un taxi raggiungiamo la spettacolare località di Takh e Soleyman con la sua fortezza ed il suo lago, ma soprattutto la vetta conica di Zendan con in suo profondissimo cratere. Il tutto ci costa 12 $ mentre per la camera spendiamo 50$ cena e colazione inclusi.

17 agosto

524 km per raggiungere Khorramanbad; tutto fila liscio su strade molto belle sino a 50 km dalla meta dove con imbattiamo in un violento temporale che ci obbliga a fermarci sotto un riparo di fortuna, pazienza. Il nostro arrivo nel traffico caotico della città è accolto dal solito entusiasmo di gente che vuole saluturci e posare con noi per una foto; in questo trambusto finisco inesorabilmente per terra! Nulla di male anzi, risate ed altre foto. Khorramanbad non è una meta "abituale" per chi viaggia in Iran, ma il suo castello merita certamente una visita. La sera lo vediamo illuminato dalla nostra camera d'albergo (30$ camera).

18 agosto

394 km per raggiungere Isfahan dove alloggiamo al Venuus Hotel situato a ridosso della Imam Square (55$) che visitiamo giá nel pomeriggio. Camminiamo parecchio costeggiando il letto del fiume (all'asciutto come gran parte dell'anno) con I suoi famosissimi ponti. Non ci facciamo mancare nemmeno una visita al Bazar che fa da cornice alla piazza. Esfahan è davvero bella e merita tutto il bene di cui avevo letto prima di partire. Anche qui la gente é incuriosita dai viaggiatori come noi ed i sorrisi cosí come gli immancabili "welcome to Iran" si sprecano; resto stupito dai sorrisi delle ragazze alcune delle quali davvero belle nonostante il nero degli abiti che nascondono ogni lembo di pelle lasciando scoperto unicamente il viso. Anche Ivana è ovviamente oggetto di attenzione da parte delle donne locali che cercano un approccio reso purtroppo comunque difficile dalla lingua.

19 agosto

Giornata interamente dedicata alla scoperta di questa meravigliosa città avvalendoci di una guida locale suggeritaci da un negoziante di tappeti conosciuto nel Bazar. Mohamed è un architetto di 28 anni appassionato di astronomia oltre che bravissimo fotografo. È soprattutto un ragazzo estremamente per bene che ci aiuta a scoprire gli aspetti più interessanti della città. Giornata intensa ma bellissima, ed Esfahan merita pienamente tutto il bene di cui si dice. E domani Shiraz.

20 agosto

490 km su ottime strade per raggiungere Shiraz. Anche oggi ogni nostra sosta è motivo di richiamo per la gente che ci vede. Donne che vogliono conescere Ivana, bambini che posano per una foto in sella al GS e uomini che mi fanno le solite domande: da dove vieni, quanto costa la moto, ti piace l'Iran, ecc. Ci fotografano e ci filmano anche dalle auto che ci affiancano, in qualche caso anche pericolosamente. Ma è cosí bello....! 60 km prima di Shiraz si svolta per la mitica Persepolis dove ci fermiamo pochi minuti per la foto di rito davanti all'ingresso del sito. La visiteremo con calma domani. Shiraz è una città con oltre 1 mil di abitanti ed un traffico allucinante che ci complica non poco la ricerca del nostro hotel; ci aiuto un taxista che non vuole nemmeno un real. C'è tempo par la visita al Bazar ed alla sua Moschea; tutto molto bello. Ci concediamo una cena nel miglior ristorante di Shiraz dove paghiamo 65$ una esagerazione da queste parti........ma ne è valsa la pena.

21 agosto

Con un autista (dipendente dell'hotel oggi nella sua giornata di riposo) raggiungiamo Persepolis dove ci aspetta la nostra guida che si rivela essere un personaggio straordinario. È un archeologo e ingegnere, alto con lunghi capelli bianchi che dimostra molto meno dei suoi 76 anni. È nato qui e suo nonno è stato un archeologo tra i primi a collaborare novant'anni fa con l'archeologo tedesco che scoprí questo sito. Questo signore ha conosciuto personalmente lo Scia Reza Palhavi con il quale collaborò per l'evento commemorativo dei 2500 anni di Persepolis. Rimpiange quegli anni prima della rivoluzione anche perchè allora vino e birra non erano proibiti come lo sono oggi....ma ovviamente non solo per quello. Non potevamo incontrare persona migliore per conoscere ed apprezzare questo straordinario sito archeologico. La giornata si conclude un una visita alla fortezza, una ultima visita al Bazar ed una cena in un ristorante locale dove ci fanno compagnia 3 coppie di simpatici italiani appena conosciuti.

22 agosto

463 km molti dei quali oltre i 2000 m di quota con una punta a 2700m in un paesaggio desertico a tratti bellissimo. Arrivati a Yazd cerchiamo l'hotel suggeritoci da una viaggiatrice spagnola conosciuta un una Sala da the nel Bazar di Shiraz Si rivela un'ottima scelta! Yazd poi è davvero bella e non è difficile immaginare quanto lo fosse ancora di più quanto questa meta era una passaggio obbligato lungo la Via della Seta. Aggirarsi nei vicoli silenziosi della città vecchia è una cosa spettacolare.

23 agosto

762 km praticamente in autostrada per raggiungere Qazvin, anonima città 160km oltre Teheran che volevo comunque evitare. Dormiamo in un altrettanto squallido e anonimo Hotel, ma per oggi va bene cosí.

24 agosto

Anche oggi tappa piuttosto anonima di 462 km per raggiungere Tabriz. Ogni volta che ci fermiamo per il pieno o semplicemente per bere o mangiare qualcosa veniamo come sempre attorniati da persone che vogliono conoscerci e posare per una foto con noi. È tutto molto bello e conferma ancora una volta quanto sia ospitale questo popolo; una giovane coppia di insegnanti insisteva per essere loro ospiti a cena.......ma il bello deve ancora venire! Arrivati a Tabriz con il serbatoio praticamente vuoto e con i distributori che sono tutti sulla doppia corsia opposta; sono fermo a pensare sul da farsi quando si accosta una fiammante Lincoln bianca con alla guida un ragazzo che mi chiede se ho bisogno di aiuto. Gli spiego la situazione e subito mi invita a seguirlo accompagnandomi ad una stazione di servizio dove faccio il pieno.....solo che a pagare è lui con la sua carta di credito; d'accordo sono 4$, ma perchè? Mi chiede se ho un albergo prenotato ed alla mia risposta negativa insiste per essere ospiti a casa sua. Lo ringraziamo, ma preferiamo un albergo, siamo stanchi e vorremmo davvero riposarci. No problem, ci accompagna al più lussuoso hotel di Tabriz, un 5 stelle esagerato......e paga con la sua carta di credito tra il nostro evidente imbarazzo. Cena ovviamente ospiti a casa sua (un lussuoso attico) dove conosciamo la sua giovane e carinissima moglie, i genitori di lei, gli zii ed un ciginetto. Bellissima e incredibile serata!!!!! Ci accompagnano in hotel non prima di essere passati da una farmacia dove questo ragazzo mi compra un collirio per un mio occhio malandato, una crema che si è rivelata eccezionale per le mia braccia che aveva notato "squamate" per il sole, più altre cose per nail di testa, infezioni ed altro. Da non credere. Ci salutiamo imbarazzati per quanto questa coppia ha fatto per noi ripromettendoci di rimanere in contatto almeno due FB e chissà che non ci si possa rivedere magari in Italia. Giornata da incorniciare!

25 agosto

Oggi lasciamo questo straordinario Paese con il rimpianto di non avere avuto più tempo a disposizione per conoscerlo ed apprezzarlo ancora di più. In frontiera c'è la caviamo in meno di un paio d'ore con funzionari gentili e disponibili. Unico problema il fatto che essendo entrati dalla dogana di Esendere avremmo dovuto uscire ancora da lí; non ne capisco le ragioni, ma alla fine un timbro sui passaporti sistema il tutto....e senza ci venga chiesto alcunchè. 325 km e siamo a Dogunbayadiz, famoso e quindi frequentato da viaggiatori di tutto il mondo per essere alle pendici del mitico monte Ararat dove si vuole essere nascosta l'Arca di Noè; molti studiosi hanno lavorato su questa idea senza al momento risultati certi e definitivi. A noi piace pensare che sia comunque vero e che prima o poi la biblica Arca venga alla luce. Dormiamo in un improbable hotel a 25€.....un tre stelle dove almeno una e mezzo è di troppo. Faccio conoscenza con un gruppo di polacchi che ieri ha raggiunto la cima dell'Ararat; beviamo una birra insieme........la prima dopo due settimane, e dopo due settimane anche Ivana può liberarsi del velo.........sacrifici che però è valsa pienamente la pena sopportare.

26 agosto

488 km di strada a tratti spettacolare (soprattutto la prima parte); peccato per i tanti cantieri in corso, ma i colori delle montagne e della natura che ci scorrevano accanto erano davvero unici. Dopo gli interminabili rettilinei dei giorni scorsi oggi puro piacere della guida con saliscendi e curve a non finire! Facciamo come d'abitudine rifornimento di frutta lungo la strada acquistandola da uno dei tanti "banchetti" disseminati qua e là. A proposito di rifornimento qui la benzina non costa purtroppo più come in Iran dove facevamo il pieno con meno di 4$! Ci fermiamo per la notte in un bione hotel 12 km dopo Trebisonda e ceniamo in un ottimo ristorante (ci costa più dell'hotel ..) affacciato sul Mar Nero.

27 agosto

I 330 km che percorriamo sino Samsun sono uno spettacolo; la strada scorre a pochi metri dal mare che non sarà il Mediterraneo (men che meno i Caraibi) ma è comunque uno spettacolo. Sará perchè ci siamo messi in moto prima delle sette con la luce del sole appena sorto, sarà perchè in fondo siamo.........sul Mar Nero, ma è tutto molto bello! Oltrepassata Samsun la strada abbandona il mare e diventa più monotona anche se quasi sempre a 3 corsie e comunque in saliscendi con curve e controcurve che sono la gioie del mio Giessone! 800 km giusti giusti e siamo a Bolu dove troviamo un Hotel modesto , ma a buon prezzo: 50€ camera, cena e colazione.

28 agosto

567 km - da Bolu a Canakkale Non voglio passare da Istanbul memore del traffico sulla sua tangenziale e decido di puntare su Canakkale e da lí attraversare lo stretto dei Dardanelli per poi riprendere l'autostrada che ci porterá in Grecia. Purtroppo dal momento in cui abbandoniamo l'autostrada diretta ad Istanbul ci accompagna un vento violentissimo che rende la guida davvero difficoltosa, e questo per 160km. Un vento laterale cosí forte lo ricordo solo in Patagonia. Avevamo già fatto questo tratto (senza vento...) nel 2010 di ritorno dalla Siria (giro del Mediterraneo) con Eugenio, viaggio straordinario ed oggi irripetibile per quanto sera accadendo ora laggiù. Il traghetto impiega una ventina di minuti per approdare a Eceabat trove troviamo un hotel la cui Sala bar/ristorante é direttamente sul mare i cui frangenti (mare mosso) sbattono sulle vetrate; fantastico.

29 agosto

410 km - da Eceabat/Canakkale a Asprovalta. Tutta autostrada, ma ormai siamo sulla via del ritorno. I primi 100 km ancora con un forte vento laterale anche se meno violento di ieri percorrendo il lato orientale dei Dardanelli. Alla frontiera di Ipsala restiamo inchiodati per due ore, più di quanto impiegato per entrare ed uscire dall'Iran. In compenso non ci viene chiesto nulla della multa presa all'andata che quindi non paghiamo nemmeno questa volta! Ci fermiamo in questa cittadina balneare 60 km prima di Salonicco; ottima scelta: camera a 45€ direttamente sulla spiaggia (molto Ben tenuto)....dove lettini e ombrellone si pagano semplicemente con una consumazione al bar di 3+3€ per due persone. Riusciamo a goderci due ore di sole in questo angolo delizioso di Grecia. Ottimo anche il ristorante con menu di pesce a 37€ in due.

30 agosto

Asprovalta- Igoumenitza/Syvoti. Prima di partire ci godiamo un'alba spettacolosa che non posso non immortalare con qualche foto. 400 km di autostrada per l'ultima tappa di questo viaggio prima del traghetto che ci condurrà ad Ancona. Proviamo a chiedere alla biglietteria di Minoan se c'è la possibilità di anticipare l'imbarco ad oggi, ma ovviamente nulla da fare, pazienza.

Ci facciamo così una ventina di km per aggiungere Syvoti dove troviamo un ottimo hotel affacciato sul porticciolo. Pomeriggio in spiaggia dove anche qui ombrellone e lettini si pagano con una consumazione; l'acqua è splendida e non posso non farmi una nuotata mentre Ivana prende il suo tanto agognato sole! Ceniamo sulla terrazza dell'hotel (ottimo il ristorante ....e ottimo vino) ad un tavolo con il mare a mezzo metro!

31 agosto

Colazione e mattinata in spiaggia.

Relax in attesa di riportarci ad Igoumenitza per l'imbarco previsto per le 23. Al momento della prenotazione non c’erano cabine disponibili mentre una volta imbarcati Ivana ha saputo dalla reception che invece ve ne erano ancora; un po’ di pazienza ma alla fine ce ne è stata assegnata una ad un prezzo più che ragionevole. Su questi traghetti si vede ormai di tutto e di più con tende montate anche all’interno dei vari piani, materassi gonfiabili ovunque e bivacchi di ogni tipo. Un tempo il “passaggio ponte” era davvero un’altra cosa!

1 settembre

sbarchiamo verso le 16 e ci separano da casa solo 460 km quasi tutti in autostrada; ……….ma l’estate Italiana di quest’anno pare davvero non essere mai iniziata! Pioggia anche intensa e vento forte sino a Forlì, pazienza, dopo tanto sole e caldo va bene così!

Alla fine sono stati 9979 km di un viaggio straordinariamente bello; forse mai come questa volta sono stati gli incontri con la gente lungo la strada o nelle città visitate a renderlo ancor più intenso ed emotivamente coinvolgente. Tutto ciò che avevo letto dell’ospitalità e della generosità degli Iraniani si è rivelato assolutamente reale. Certo anche questo è un Paese pieno di contraddizioni dove da un lato un Governo di ispirazione religiosa impone regole di comportamento rigorose e per noi inspiegabili (il velo, la censura, ecc…) e dall’altro la gente, soprattutto i giovani, che invece vogliono avvicinarsi all’Occidente superando quelle barriere religiose alimentate da pericolose e violente organizzazioni fondamentaliste. La speranza è che le nuove generazioni di Paesi come questo e ancor più dei vicini Iraq, Pakistan, Siria, Afganistan, ecc. sappiano gradualmente e pacificamente imporre una svolta democratica ai propri governi nel rispetto delle proprie tradizioni religiose, ma anche a garanzia di chi musulmano non lo è per, cultura, storia, tradizione o libera scelta.

visioni di viaggio - 2014
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