DURATA 15 GG.
KM PERCORSI
TAPPE PRINCIPALI DUBROVNIK-MOSTAR-KORCULA-ZAGABRIA-KLAGENFURT-
Torno a Dubrovnik a distanza di trent'anni quando ancora l'attuale Croazia era una regione della Jugoslavia e non uno uno stato autonomo come ora. Nel mezzo una pagina di storia sanguinosa con un pesante fardello di morti e distruzione, una guerra (1991-1995) assurda come lo sono in fondo tutte le guerre benché in questo caso figlia di una convivenza etnica storicamente difficile tra la componente Serba e quella Croata . Al di là delle ferite lasciate da quel triste periodo, rimangono città "simbolo" quali appunto Dubrovnik (l'antica Ragusa) che già in quel lontano 1976 era una meta turistica affermata e Mostar città della attuale Bosnia-Erzegovina con il suo ponte del XVI sec. distrutto nel 1993 e ricostruito nel 2004 e oggi patrimonio UNESCO. In realtà in quel lontano 1976 Mostar era per me del tutto sconosciuta al contrario di oggi divenuta meta di turisti provenienti da tutto il mondo.
Anche Dubrovnik è stata completamente ricostruita ed i segni di quella guerra rimangono nei fori delle granate e delle pallottole visibili nelle sue fortificazioni del XVII sec. o nei muri delle case; il fascino di questa città è rimasto inalterato nonostante la miriade di attività commerciali sviluppatesi nel corso degli anni.
Rispetto a quel mio primo viaggio ho trovato strade ben diverse e certamente più sicure dal punto di vista della tenuta (allora bastava un pò di pioggia per far sì che l'asfalto diventasse come una saponetta), ma ben più pericolose per via del traffico che nella stagione estiva è davvero notevole. Un viaggio in moto questo, ma anche una vacanza vera e propria e da questo punto di vista la scelta dell'isola di Curzola (o Korcula) si è rivelata dal punto di vista balneare assolutamente ideale.
Un aneddoto curioso di questo viaggio è legato a quando, di ritorno da Mostar, sostiamo a Medjugorje che è a una dozzina di km appunto da Mostar e Ivana insiste perché ci si fermi; il fatto che personalmente sia più che scettico di fronte a queste forme di culto benché non mi permetta assolutamente di esprimere giudizi, trova pieno riscontro nella contravvenzione che mi viene propinata per divieto di sosta da una solerte pattuglia di polizia la quale non mi rende i documenti se non dopo essere passato dall'uff.postale a pagare la multa stessa!