In realtà questo viaggio avrebbe come meta la città di Matera, una città che mi ha sempre incuriosito, ma che per una ragione o per l’altro ne ho sempre rimandato la visita. Certo, l’ho presa un pochino larga, ma mi intrigava anche l’Albania di cui tanti amici motociclisti e non solo mi avevano parlato.
Sabato 8 ottobre
Olginate-Rovigno km 515
Nonostante da queste parti ci sia passato più volte, a Rovigno
non mi ero mai fermato anche perché in alta stagione qui è un carnaio ed i prezzi salgono di conseguenza. Trovo un albergo affacciato sulla baia per 35€ , fantastico! Faccio un giro per i vicoli e lungo la graziosa passeggiata con pausa per immancabile birra. Decido anche di fare un giro in barca (10€) alla ricerca di delfini che qui stazionano regolarmente…..male che vada potrò ammirare Rovigno al tramonto dal mare. I delfini oggi si fanno desiderare e li vediamo solo da lontano mentre volano letteralmente fuori dall’acqua quasi fossero in un delfinario. Impossibile per me fotografarli così da lontano e così con poca luce.
Domenica 9 ottobre
Rovigno-Makarska km 613
Guidare la mia moto sulle curve della E65 senza il traffico dei mesi estivi è qualcosa di impagabile tanto più che, a dispetto delle previsioni, non piove e le nuvole lasciano qua e là spazio ai raggi di un sole ancora caldo
. Per la notte decido di fermarmi a Makaraska una cittadina affacciata sul mare 60km oltre Spalato
. In albergo incontro un motociclista italiano con un Guzzi California che arriva dall’Albania dove a preso solo tanta, tanta pioggia!
Lunedì 10 ottobre
Makarska-Kotor km 236
Pochi km dopo aver lasciato Makarska inizia a piovere (le previsioni meteo del resto erano chiare) man mano sempre più intensamente; l’asfalto però drena bene e le nuove Pirelli Skorpion fanno pienamente la loro parte. Solo una tregua in prossimità di Dubrovnik dove decido di non fermarmi; mi limito a scattare qualche foto dall’alto. La città ha il suo fascino anche con questi colori…
anzi in assenza di colore; mi accorgo che l’opzione monocromatica è quasi inutile. Entro in Montenegro
letteralmente sotto il diluvio, ma ormai sono fradicio (la vecchia antipioggia BMW non tiene assolutamente più) e fermarmi aspettando una tregua sarebbe del tutto inutile. Le coordinate impostate sul GPS mi portano esattamente al piccolo albergo trovato su Booking (35 € la camera)…..ottima scelta!
Martedì 11 ottobre Kotor
Giornata di relax utile anche per poter asciugare la “biancheria”….. L’alberghetto è affacciato sul fiordo
lungo la piccola strada che lo costeggia, parallelamente a quella principale che scorre più a monte. Kotor (Cattaro) è a 5 km, ma la passeggiata è assolutamente piacevole. Pochissima gente e solo qualche rara auto; la pioggia concede un po’ di tregua anche se il cielo rimane assolutamente grigio e non promette nulla di buono. Kotor merita sicuramente una visita e mi pare di capire che il turismo se ne stia pian piano interessando; le omonime bocche sulle cui acque si specchia richiamano vagamente i fiordi Norvegesi e sono uno dei luoghi più apprezzati, giustamente, del Montenegro.
Mercoledì 12 ottobre
Kotor- Ohrid (Macedonia) km 403
Giornata impegnativa su strade a tratte anche molto belle
; tante curve e pochissime auto e soprattutto senza la pioggia dei giorni scorsi. Pochissimi minuti alle dogane di Montenegro, Albania e Macedonia dove il tutto si limita ad un formale controllo del passaporto (per l’Albania occorre fare obbligatoriamente l’assicurazione in quanto la carta verde non la comprende – min. 7 gg costo 15€). Ohrid si rivela una piacevolissima sorpresa e merita assolutamente una visita
; dormo all’hotel Aleksandrija 40€ prima colazione e bellissima camera fronte lago. In dogana ho incontrato una coppia di Italiani che dopodomani entreranno in Grecia e si fermeranno alle Meteore….ci faccio un pensiero anch’io…
Giovedì 13 ottobre
Ohrid-Meteore (Grecia) km 262
Fatti due conti da Ohrid a Meteore sono 250 km o poco più e considerato poi che da lì ad Argiocastro, che vorrei vedere, e Durazzo poi per il traghetto sono meno di 400 km….decido di prendere la via della Grecia nella quale ho viaggiato più volte rimandando però sempre la visita alle Meteore. Ottima scelta!!! Bellissima giornata di sole e bellissime strade; lo spettacolo poi di questi monasteri abbarbicati chissà come su queste rocce ha coronato una bella giornata di viaggio. Ceno, su consiglio del simpatico gestore dell’hotel, al ristorante “Gardenia” , ottima cucina locale per pochi Euro.
Venerdì 14 ottobre
Meteore-Argirocastro-Sarandè km 255
Bellissime strade anche oggi con un bellissimo sole, un cielo terso ed una temperatura ideale per la moto. Superata l’ennesima frontiera di questo breve viaggio e rientrato in Albania, mi fermo ad Argirocastro, città di cui avevo letto e che mi aveva incuriosito. Imbocco la strada che sale ripida verso il castello che sovrasta la città….non l’avessi mai fatto! Lavori in corso sui 2 km che portano alla rocca con buche e ghiaia che per l’Ohlin del mio GS messo male (trasuda olio e lavora male) non è certo il massimo. Continuo poi sullo stretto e ripidissimo ciotolato che porta al maniero……e qui credo che solo la buona sorte ha fatto sì che non mi sdraiassi a terra. Tiro un sospiro di sollievo, giro la moto (manovra complicata) e ritorno sulla strada che ni porterà dopo una quarantina di km a Sarandè, cittadina prettamente turistica affacciata sul Mar Adriatico
. Ottimo hotel e relax
Sabato 15 ottobre
Sarandè-Durazzo km 253
Bellissimo il primo tratto sino a Valona con la strada che in parte scorre costeggiando il mare, ma sale anche in un susseguirsi di tornanti sino a ca. 1000m. con panorami mozzafiato sulla costa
. Mi fermo per un caffè prima di Valona in una sorta di chiosco bar, attrezzatura di pesca e vendita di pesce fresco e dove una coppia di sposi è indaffarata per le foto di rito
. Da Valona in poi il paesaggio diventa assolutamente anonimo con strade in costruzione e cantieri ovunque. Valona come Durazzo è anch’essa un unico cantiere ed è visibile la volontà dello Stato di valorizzare turisticamente le proprie coste. Se Sarandè rappresenta già di fatto una meta turistica di tutto rispetto con un’offerta di strutture (hotel,locali,begozi) di prim’ordine, Valona e Durazzo sono destinate a diventarlo. Difficile immaginare che solo vent’anni fa da qui partivano i barconi carichi di profughi diretti in Italia!
Domenica 16 ottobre
Bari-Matera km 75
Il traghetto “bridge” è una fatiscente imbarcazione certamente lontana dagli standard qualitativi di altre rotte; anche in questo caso, analogamente alle tratte per Tunisi, Tangeri o Palermo chi non dispone di una cabina è “libero” di bivaccare e sdraiarsi ovunque senza che nessuno li inviti ad accomodarsi per la notte sulle poltrone adibite allo scopo; impossibile anche solo bersi un caffè o una birra seduti al bar. Pazienza, in fondo si parte alle 22 e prima delle 8 si arriva Bari da dove, sbrigate le formalità portuali, in meno di un’ora eccomi a Matera. Alloggio all’hotel Italia, posto esattamente a ridosso dei “sassi”, dove la gentilissima proprietaria mi fa parcheggiare la moto nel proprio garage.
Sapevo della bellezza di questa città unica al mondo, ma ciò che vedo va ben oltre le mie aspettative; ne rimango letteralmente affascinato.
Matera è una ulteriore conferma della straordinarietà del nostro meraviglioso Paese che non ha uguali al mondo; non siamo a Roma, o Firenze e nemmeno Venezia, ma anche qui incrocio gruppi di turisti provenienti da ogni angolo del mondo ammirati da tanta bellezza.
Lunedì 17 ottobre
Matera-Olginate km 975
Ho problemi con il monoammortizzatore posteriore Ohlins praticamente “scoppiato” (montato sei mesi fa….) e decido dunque di fare tutta autostrada sino a casa.
Un viaggio questo che mi ha in parte riportato indietro di quarant’anni; era il 1976 quando con la mia Honda 400 Sport attraversai la prima volta quella che allora era la Yugoslavia e oggi è un puzzle di 6 stati, con altrettante frontiere. La stessa Albania era uno stato “satellite” della allora Unione Sovietica che non catturava certo l’interesse dei turisti che oggi iniziano ad arrivare da ogni parte del mondo per ammirarne le incontaminate bellezze naturali di cui è ricca.
Certo, Rovigno, le coste Croate, Dubrownik, Ohrid e poi Saranda, Argirocastro e le Meteore in Grecia.......ma alla fine sono le immagini di Matera con i suoi incredibili "sassi" quelle che senza ombra di dubbio mi hanno emozionato di più; una conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, di quanto il nostro straordinario Paese possa regalarci.